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Sanctitatis Yestre devotus filius

1490. A velenczei államtanács utasítja Boldu Antal császári követét, hogy a császár és a magyar király közt létesült

E. Sanctitatis Yestre devotus filius

Mathias dei gracia Hungarie Bohemieque Rex ac Dux Austrie.

Sanctissimo in Christo patri, et Domino Domino Inno*

cencio divina providencia Sacrosancte Romane ac universalis ecclesie Summo pontifici Domino meo clementissimo.

(Velenczei államltár.)

iiON. HUNG. KIST. At'TA EXT. Vlí. 10

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1490. Maffeo Triviliensis körülményes követi jelentése Sfortia Lajoshoz azon késedelem okairól, melyeknél fogva Blanka her-czegnö lakadalma halasztást szenved, czélzással arra is, hogy talán helyéhe Anna ausztriai herczegnöt kívánná Mátyás

menyének megszerezni stb.

Extractus Ziffre Maphei Triviliensis.

Forse che la Signoria Yostra se meravigliera, che non piu presto, che hora habbia facto risposta alle sue de 23. Decembris.

La causa de questa tardita e stata prima, perche non hebe le dicte lettere piu presto, che alli 8. di Febraro, deinde per-che commettendome la Signoria Yostra per dicte lettere, per-che vedesse cum dextro modo fare qualche moto a questo Signor Serenissimo Re, per lo quale intendesse, che lo Illustrissimo Signore Duca de Milano et la Signoria Yostra expectavauo, che la Sua Maesta al tempó constituto mandasse ad tőrre la Illustrissima Madona Biancha. Instruendomi non succedendo la pace con lo Serenissimo Imperatore, volesse epso Serenis-simo Signore Re addure pretexto de impedimento de non potere attendere ad questa cosa, et domandasse nova dilazione, quello dovesse rispondere, et dire per refutare omne excusa-tione, che fosse adducta per la Sua Maesta, et indurla ad non lassare passare el tempó statuito, che non la mandi ad levare.

E t essendoli io intrato in nome del Duca de Milano, de che diro de sorté, benche gia prima gli havesse posto tutto el mio studio. Lo Serenissimo Signore Re, che expectava de hora in bora questi Ambassatori Todeschi, me risposi, che per alhora essendo occupato, non havere tempó de conferire meco, che in breve me domandaria et me aprira lanimo suo in questa et altre cose, sopravenero poi li dicti Ambassadori, con li quali dal primo di de la giuncta sua si e stato in tractato continua-mente. Et benche mi accorgesse lo prefato Serenissimo Re non essere per rispondermi, nisi doppoj la expeditione depsi Ambassatori predicti, tamen instando io modestamente per non lassare loco de negligenza, fo chiamato da questi prelati,

che me bisognava expectare la expeditione depsi Ambassadori predecti, cosi la cosa e stata deducta de di in di fine alhora presente, in la quale benche non habia piu certezza de quello, che desidera la Signoria Yostra che da prima, nonclimeno me parso non tenerla piu in expectatione de mie lettere, perche se gia non restara satisfacta per questo mio serivere, sapera al mancho quello, che si fa, et a quale termine si ha la cosa a questo (li, se la Signoria Yostra se ricorda de quello, che li seripsi alli 20. Decembris, spero mi concedera facilmente, che prima, che ricevesse la sua admonitione, la quale mi fece per lettere quasi de medesimo di, havesse ben advertito questo passo, peroche la domanda mia del registro de quelli haves-simo ad venire, li non fuo ad altro fine, che per chiarirme in omne caso o de pace o de guerra del animo del Serenissimo Signor Re, et pigliay quello expediente de domandare el re-gistro non conoscendoli alcuno altro migliore mező, perche ad domandare simpliciter al prefato Serenissimo Re se la Maesta Sua stava in proposito, non succedendo pace de mandar ad levare la Illustrissima Madonna Bianca, haveria dimonstrato la Signoria Yostra starne indubio, che non saria stato grato al prefato Serenissimo Be, et forse la Sua Maesta vedendo la Signoria Yostra dubitare, haveria facto juditio, che epsa esti-masse doverli esser lecito in tale caso domandare nova dila-tione, se anche havesse voluto expectare la occasione de farlo cadere ad proposito, ad questa hora non me saria anche venuta, peroche cum questo Signore B e si parla, quando se puo, non quando si vole, et anche alhora quando non se puo fare de manco, tolse adunche lo expediente de domandare el Registro, in la quale domanda deba affermare, che la Sig-noria Yostra si credesse et aspettasse, che omnino al tempó dicto la Illustrissima Madona Bianca fuosse mandata a levare et lo domandai in tempó, che gia si era incominciato de spe»

rare la pace in modo, che se lo prefato Serenissimo B e me lhavesse dato, me haveria chiarito assay, che ancora non suc«

cedendo la pace, stava in proposito de condursi a casa la Illus-trissima Madona Bianca al tempó dicto la prima volta, che gli ne parlay, me disse de darmelo fra quatro di, la seconda volta, che fuo fra X X di, doppoi rispose haverlo ordinato et

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maravigliarsi, che non me fuosse dato, lo solicitai doppoi per mezzo del Thexauriero et Secretario, peroche lo Vescovo Ya-radino era andato al Re deli Romani, fuo conducto de di in di fine ala partita de questo Serenissimo Re da Buda, alhora se fuo dicto, che me lo daria ad Yienna.

Giunto qua et ricevute le letere dela Signoria Yostra de 13. Dicembris, per havere occasione de instare per questo Registro cum piu vehementia, formai una littera in nome della Signoria Yostra, per la quale monstrando tenere per certo, che questo Serenissimo Re havesse a mandare al tempó ordi-nato a levare la lllustrissima Madona Bianca, gli richiedeva el dicto Registro per havere tempó ad provedere de recevere, quelli anderano pro dignitate Regia et honor suo, et auche cum piu comodo loro, et finxe che questa lettera fuosse parte delo ritracto dela Ziffera, che mi haveva scripto in quella cavalcata, la legiette al prefato Signore Re, et alhora fuo, che la Sua Maesta me rispose: essere occupata, et che in breve me domanderia et satisfariame. Questa risposta me indusse conjectura, che epso Signor Re havesse altro in animo, che quello mi haveva dicto a Buda, benche anclie doppoi, che io vidi dedure tanto in longo, ne fosse intrato in qualche suspi-cione, come mi ricordo haverne mottegiato per ultimé mie.

Doppoi ripensando ale parole, che mi haveva dicto lo Yescovo Yarradino, de quello haveva facto col Re deli Romani circa lafíinita, veneva qualche volta in pensiero, che questa dilatione potesse nascere da qualche speranza, che havesse questo Sere-nissimo Re de dicta affmita piu certa, che no me havesse voluto exprimere lo Yescovo Yaradino, et che la Maesta Sua pensasse ala permutatione de Madona Bianca in Madonna Anna, et per questo expectasse ad deliberare et a responderme íin doppoi la expeditione deli Ambassatori todesclii, ma sopra questo non me li souo molto fermato, mo sono doppoi voltato ad quello, che mi pare piu verosimile, che lo dicto Signor Re debia havere differito de farne questo chiareza, fin doppoi la expeditione d' epsi Ambassatori per havere el Yescovo Yarra-dino liberó da omne occupatione et potere fare certo desegno de luy, cosi ad questa cosa de la lllustrissima Madona Bianca, la quale pare, che omnino voglia, sia conducta per luy per

haverlo gia facto corriere in ordine, et non esserli anche altro prelato ne piu ne cosi honorevole, como de mandarlo a Roma per dare la hobedientia et a Napoli, ali quali lochi havera prima andare, che venire ad Milano, et ultra che questa causa per se me pare piu verosimile, me la confirma, quello ho inteso da duy boni luochi, che questo Signor Re non sono ancora sey di, essendo letto, ove non erano piu persone, che tre, che lo governano, hebbe a dire, che omnino inanti Septembre vo-leva fare le noze, et anche mi e alirmato esser stato commisso alo Referendario qua, che fatia fare gran numero de tavole et le mandi a Buda, ove intende fare le noze, se sara adunche questa la causa dela tardita, la cosa andera uno pocho piu ultra che lo Marzo, dovendo andare lo Yescovo Yarradino a Roma et a Napoli, non potere certo piu presto, che al íine di Jullio. Forsi questo discorso parera longlio et fastidioso ala Signoria Yostra, ma sara in facolta sua de legerlo o straziarlo.

Havute le lett ere de 8. de Februario de la Signoria Yostra et de X I . delo Illustrissimo Signor nostro, ho sporto questa matéria a questo Serenissimo Signore Re cum medesimo tem-peramento, instando pur d' havere el Registro cum affirmare, che la Signoria Vosíra stava in questa expectatione; la Sua Maesta me ha pur remisso ala expeditione deli Ambassatori Todeschi, promettendome subito, che li habbia expediti de farmé domandare et satisfarme non solo a questo, ma de tutte le altre cose, che desiderano sapere la Signoria Yostra, como vengha ale mane, sia certa la Signoria Yostra, che exegero cum diligentia et quanto piu modestamente sapero tuta la mia commissione, et forzarome, quanto e in me, de riportarne tutto, che le Signoria Yostra desiderano et chiarivole per una volta.

H o excusato la Excellentia Yostra appresso questo Sig-nore Re non haverli fin qua potuto mandare le galine de Indie, ne lo Bacho marmoreo per la importunita de lo inverno.

La Maesta Sua e rimasta satisfacta del passato, ma prega la Excellentia Arostra, che non diíferisca piu ad mandarli ne aspecti altra opportunita,. che de uno messo proprio, el quale messo vole essere de qualita, che sappia governare le dicte galine, perche vora, che resti qua qualche di, finche habia

insignato de governarle ad veruno de li suoi, et lei serive alo Capitaneo de Segna, clie capitando li questo messo con le dicti cose lo racoglie et lo indirizi, in qua providendoli de tutto, quello bisognera, perche venga comodamente et porta le una e le altra cosa salva, volendoli adunche la Excellentia Yostra gratificare, fara con la celerita el dono suo niolto piu grato, el quale dono essendo molto desiderato da questo Signore Re>

seria stato poco honorevole, quando la Excellentia Yostra non lliavesse mandato fin qua per homo proprio. Io non dubita mai, che la intentione de la Excellentia Yostra non fosse, che io dovesse essere conumerato fra li cancelleri et posto ne lasignatione. Ma temeva, che quelli, ad clii apartene la cura de le seripture per essere absente, me havessero posto in obli-vione, como era intervenuto, et pero ringratio infinitamente la bonta de la Excellentia Yostra, che in omne cosa me si rende gratiosissima.

A Buda fo expedito lo Patriarcha Hierosolymitano per ritornare al Signore Suo et cou luy e stato mandato Nicolo Junko, como seripsi essere ordinato, el dicto Nicolo caricara ad Segna la nave regia, e sopra quella se ne andara et portéra seco lo Patriarcha.

L o di di Santo Mathia questo Signore Re mando a donare a questa Serenissima Regina gioje de valore circa 8000 ducati, fra le quale e quella croce de diamanti, che volsi gia comprare la Signoria Yostra per la Illustrissima Madona Bianca.

Qua si e levata fama, che lo Christianissimo Re de Franzia ha tolto al Duca de Savoya Provenza et che minacia guerra allo Illustrissimo Signore nostro et per questo ha lassato de pre-sone el Duca de Orleans.Io so, benche questo vene da li emulli de quello Illustrissimo Stato,ma quale se sia la cosa, non me e parso tacerle ala Siguori Yostra, da Roma sono state mandate quelle copie di lettere del Re di Romani seripte al Papa et ali poten-tati de Italia, lo prefato Signore Re me lo fece vedere, doman-dando quello ne credeva, io gli risposi, che a mi pareva vedere el Re di Romani male in arnese al presente de pigliare quella impresa, ma che el nostro Signore senza darli questa faticlia se poteva fac-ilmente liberare dala paura del Turco, quanto

ala causa del fratello, essendo cum dario ala Maesta Sua, ebe lo desiderara, epso me rispose, ebe saria ben cecbo, clie non conoscesse quelle lettere esser mendicate dal Papa.

Ala Excellentia Yostra me raccomando. Yienne X I . Martij. 1490.