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GLM - Misure ripetute: Opzioni

„ Standardizzati. Il residuo diviso per una stima della deviazione standard. Il residuo

standardizzato, conosciuto anche come residuo di Pearson, ha media 0 e deviazione standard 1.

„ Studentizzati.Il residuo diviso per una stima della sua deviazione standard che varia da caso a caso, a seconda della distanza tra i valori assunti per questo caso dalle variabili indipendenti e le medie delle variabili indipendenti.

„ Per cancellazione. Il residuo per un caso se quel caso venisse escluso dal calcolo dei coefficienti di regressione. È la differenza tra il valore della variabile dipendente e il valore stimato corretto.

Statistiche dei coefficienti. Consente si salvare una matrice di varianza-covarianza delle stime dei parametri in unfile di dati. Per ciascuna variabile dipendente è inoltre disponibile una riga di stime dei parametri, una riga di valori di significatività per le statistichetcorrispondenti alle stime dei parametri e una riga di gradi di libertà dei residui. Per ciascuna variabile dipendente di modelli multivariati sono disponibili righe simili. Questi dati di matrici possono essere usati in altre procedure che eseguono la lettura di unfile di matrici. Ifile di dati possono anche essere riutilizzati nella stessa sessione, ma non vengono salvati comefile a meno che siano stati salvati come tali allafine della sessione. I nomi degli insiemi di dati devono essere conformi alle regole dei nomi delle variabili.

GLM - Misure ripetute: Opzioni

Figura 3-9

Finestra di dialogo Misure ripetute: Opzioni

28 Capitolo 3

In questafinestra di dialogo sono disponibili statistiche opzionali. Le statistiche vengono calcolate tramite un modello di effettifissi.

Medie marginali stimate. Selezionare i fattori e le interazioni per cui si desiderano le stime delle medie marginali della popolazione nelle celle. Queste medie vengono corrette per le eventuali covariate. È possibile selezionare sia fattori entro soggetti che fattori tra soggetti.

„ Confronta effetti principali. Consente di eseguire confronti a coppie senza correzione tra le medie marginali stimate di qualsiasi effetto principale del modello, per fattori sia tra soggetti che entro soggetti. Questa opzione è disponibile solo se nell’elenco Medie marginali per sono stati selezionati effetti principali.

„ Correzione intervallo di confidenza. Selezionare la differenza meno significativa (LSD), la correzione di Bonferroni o di Sidak agli intervalli di confidenza e la significatività. Questo comando è disponibile solo se è stato selezionatoConfronta effetti principali.

Visualizzazione. SelezionareStatistiche descrittiveper produrre medie osservate, deviazioni standard e conteggi per tutte le variabili dipendenti di tutte le celle. La funzioneStima della dimensione degli effettifornisce un valore eta-quadrato parziale per ciascun effetto e per ciascuna stima dei parametri. La statistica eta-quadrato consente di ottenere la proporzione della variabilità totale attribuibile a un fattore. SelezionarePotenza osservataper ottenere la potenza del test nel caso in cui l’ipotesi alternativa sia basata sul valore osservato. SelezionareStime dei parametriper ottenere stime dei parametri, errori standard, testt, intervalli di confidenza e la potenza osservata per ciascun test. È possibile visualizzare lematrici SSCPdi ipotesi ed errore e lamatrice SSCP dei residui, nonché il test della sfericità di Bartlett della matrice di covarianza dei residui.

La funzioneTest di omogeneitàproduce il test di Levene per l’omogeneità della varianza per ogni variabile dipendente su tutte le combinazioni di livello dei fattori fra soggetti, solo per i fattori fra soggetti. È un test di omogeneità anche il testMdi Box dell’omogeneità delle matrici di covarianza delle variabili dipendenti in tutte le possibili combinazioni di livello dei fattori tra soggetti. Le opzioni Grafici di variabilità vs. densità e Grafici dei residui risultano utili per la verifica di ipotesi sui dati. Se non è disponibile alcun fattore, questa opzione risulta disattivata. SelezionareGrafici dei residuiper ottenere un grafico dei residui osservati, attesi e standardizzati per ciascuna variabile dipendente. Questi grafici risultano utili per l’analisi dell’ipotesi di uguaglianza della varianza. SelezionareMancanza di adattamentoper controllare che la relazione fra la variabile dipendente e le variabili indipendenti possa essere descritta in modo adeguato dal modello. La funzioneForma funzionale generalizzataconsente di creare test di ipotesi personalizzati basati sulla forma funzionale generalizzata. Le righe di una matrice dei coefficienti di contrasto sono combinazioni lineari della forma funzionale generalizzata.

Livello di significatività. Potrebbe risultare utile correggere il livello di significatività usato nei test post hoc e il livello di confidenza usato per la costruzione degli intervalli di confidenza. Il valore specificato viene inoltre usato per il calcolo della potenza osservata per il test. Quando si specifica un livello di significatività, nellafinestra di dialogo viene visualizzato il livello di intervalli di confidenza associato.

GLM - Misure ripetute

Opzioni aggiuntive del comando GLM

Queste opzioni sono valide per analisi univariate, multivariate e a misure ripetute. Il linguaggio della sintassi dei comandi consente inoltre di:

„ Specificare gli effetti nidificati del disegno (tramite il sottocomandoDESIGN).

„ Specificare test di effetti vs. una combinazione lineare di effetti o un valore (tramite il sottocomandoTEST).

„ Specificare contrasti multipli (tramite il sottocomandoCONTRAST).

„ Includere valori mancanti definiti dall’utente (tramite il sottocomandoMISSING).

„ Specificare criteri EPS (tramite il sottocomandoCRITERIA).

„ Costruire una matriceL,MoKpersonalizzata (tramite il sottocomandoLMATRIX,MMATRIX oKMATRIX).

„ Per i contrasti deviazione e i contrasti semplici, specificare una categoria di riferimento intermedia (tramite il sottocomandoCONTRAST).

„ Specificare metrica per contrasti polinomiali (tramite il sottocomandoCONTRAST).

„ Specificare termini di errore per confronti post-hoc (tramite il sottocomandoPOSTHOC).

„ Calcolare medie marginali stimate per qualsiasi fattore o interazione tra fattori per i fattori elencati (tramite il sottocomandoEMMEANS).

„ Assegnare un nome alle variabili temporanee (tramite il sottocomandoSAVE).

„ Costruire unfile di dati di matrici di correlazione (tramite il sottocomandoOUTFILE).

„ Costruire unfile di dati di matrici contenente statistiche derivate dai dati della tabella ANOVA tra soggetti (tramite il sottocomandoOUTFILE).

„ Salvare la matrice del disegno in un nuovofile di dati (tramite il sottocomandoOUTFILE).

Per informazioni dettagliate sulla sintassi, vedereCommand Syntax Reference.

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